LUCIANO PERISSINOTTO

LUCIANO PERISSINOTTO

Dal catalogo della mostra alla Galleria Il ventaglio di Udine
“Maria Teresa De Zorzi – 15 anni di pittura”
ottobre 1984

Maria Teresa De Zorzi non ha disposizione per gli indugi nostalgici, a carattere fermo e volitivo e, soprattutto, consapevolezza che fare pittura non significa crogiolarsi nel sentimentale, quando individuare una forma che proponga metaforicamente significati e problemi della vita. Significati e problemi che, una volta trasferiti nel mondo dell’arte, perdono le originali connotazioni per assumere una veste emblematica, allusiva, ambigua, semprechè con tali termini s’intenda riferirsi alla polivalenza del segno del colore.
La tenda, dal generico elemento decorativo, con il tempo fa assumendo uno sviluppo a strisce, configurandosi così quale anticipazione leitmotiv dell’ultima fase creativa, quando la metafora non è più solo di significati psicologici: abolito il punto di fuga prospettico il campo è animato dal ritmo geometrico delle campiture rettangolari, generativo di intense vibrazioni cromatico luministiche e folgorante immagine degli interrogativi e dei perchè della vita, osservati sotto l’incalzante successione temporale che impregna l’oggi dell’ieri e del domani. lo svolgimento delle strisce, di identico timbro ad andamento cromatico scalare, ha un ritmo cadenzato che non supporta i limiti di lati paralleli e suggerisce il gancio diretto con la realtà esterna, di cui è metafora.
realtà che sentiamo inserirsi con maggiore evidenza nel vivo pittorico degli ultimi lavori: il fondo, da omogeneo o trascolorante, diviene punteggiato. sì sono così capovolte le posizioni: il fondo interpreta ora il ruolo di interlocutore primario, mentre le strisce, organizzate secondo un andamento stilizzante memorie percettive, si fanno pure vibrazioni cromatiche.

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